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Fondocomit: andamento della fase amministrativa per la redazione dello stato passivo

Parecchi colleghi, soci e non soci, ci stanno richiedendo a che punto è la liquidazione del Fondocomit: la prima considerazione che vogliamo fare è che la prima scadenza segnalata (entro settembre) non è stata rispettata. 
Tuttavia, dopo un'attesa di mesi, è finalmente comparso sul sito del Fondocomit un nuovo comunicato dei liquidatori, dai quali nulla è trapelato sulle modalità della ormai imminente liquidazione (vogliamo credere che sia così nonostante i venti di guerra di un'associazione di ex Comit e delle OO.SS.). Per chi non l'avesse già letto proponiamo il testo integrale che tuttavia contiene solo dati amministrativi: l'unica scadenza che viene segnalata sembrerebbe essere quella del 15 settembre u.s. per l'invio delle istanze di ammissione al passivo, cosa che non collima con l'asserita non perentorietà dei termini e che quindi non dovrebbe inficiare le istanze pervenute successivamente. 
A questo punto non resta che sperare che si concluda al più presto l'esame della documentazione pervenuta (che dovrebbe essere iniziato) e che successivamente si inizi il riparto agli aventi diritto, che peraltro non sono ancora stati definiti e che in ogni caso non conterrà le quote relative al noto contenzioso fiscale in corso presso la Cassazione (100/mln.).

Con lettera in data 21 giugno 2013, il Fondo ha inviato le comunicazioni previste dall’art. 207  Legge Fallimentare ai soggetti ritenuti aventi diritto, contenenti, tra l’altro, le rispettive posizioni  individuali e l’indirizzo PEC del Fondo. 
Con tale adempimento è stato dato avvio ad una serie di attività amministrative che hanno impegnato i Liquidatori e gli Uffici del Fondo. 
In particolare sono state inviate oltre 18.000 raccomandate di cui è stato curato l’esito; inoltre, a séguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 2 maggio 2013 e dell’invio della suddetta lettera, abbiamo ricevuto numerosissime comunicazioni cartacee ed oltre 6.000 email presso l’indirizzo PEC del Fondo (soprattutto da parte di soggetti che hanno comunicato l’indirizzo PEC al  quale vogliono ricevere le prossime comunicazioni ufficiale riguardanti la liquidazione). 
In questa prima fase abbiamo provveduto ad abbinare l’indirizzo PEC pervenuto con il soggetto cui lo stesso fa riferimento e a catalogare le osservazioni o istanze pervenute, con relativa documentazione. 
Poiché la imponente mole di dati da caricare potrebbe aver comportato qualche errore, nei prossimi giorni si provvederà a inviare agli indirizzi PEC ricevuti una comunicazione con la quale si chiariranno le modalità con cui potranno essere verificati e, se del caso, corretti l’abbinamento tra indirizzo PEC e soggetto richiedente e i dati anagrafici e l’indirizzo dello stesso soggetto richiedente. 
Ricordiamo che la casella PEC con dominio …..…Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. non deve essere comunicata né utilizzata per scrivere alla PEC del Fondo. Infatti questa particolare “PEC” (introdotta con l'articolo 16 bis comma 5 della legge n. 2/2009 per attribuire una casella di PEC senza oneri ai cittadini che ne facessero richiesta) è destinata esclusivamente alle comunicazioni tra pubblica amministrazione e cittadino in qualità di soggetto privato; non risulta possa essere autorizzata per altre comunicazioni a soggetti quale ad esempio un Fondo pensioni. 
Segnaliamo inoltre che stanno pervenendo al Fondo svariate comunicazioni contenenti estremi bancari di conto corrente (IBAN) nonché richieste di chiarimento sulle somme già erogate. 
• Per quanto concerne le prime facciamo presente che sarà nostra cura in prossimità del prossimo riparto acquisire tale dato. Vi invitiamo pertanto a non comunicarci il Vostro IBAN (ed eventuali comunicazioni in tal senso non verranno esaminate né riscontrate). 
• Per quanto concerne le somme già erogate ricordiamo che le stesse (come del resto chiarito nella comunicazione ex art. 207 L.Fall.) sono state indicate al lordo della tassazione e pertanto eventuali verifiche e controlli non possono essere effettuati confrontandole con il netto percepito. In ogni caso anche per tali verifiche Vi invitiamo ad attendere il momento in cui si farà luogo ad ulteriori erogazioni/trasferimenti. 
E’ in corso l’esame delle numerose osservazioni e istanze pervenute fino al 15 settembre; concluso tale esame i Liquidatori provvederanno a stendere e depositare lo stato passivo. 
Ricordiamo che solo dopo la comunicazione dell’avvenuto deposito dello "stato passivo" (in Cancelleria del Tribunale di Milano) decorreranno termini perentori per far valere le proprie ragioni (ove non ritenuto soddisfacente quanto previsto nello "stato passivo"). Di tale deposito verrà data ampia e tempestiva pubblicità.

dal sito del Fondo Pensioni Comit