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Comunicato n. 9 del 21 dicembre 2013
Cari Amiche ed Amici,
tramite un nostro socio abbiamo ricevuto il testo del comunicato che il collegio difensivo, composto dagli Avvocati Civitelli, Fasano e Iacoviello, ha recentemente inoltrato ai propri assistiti (cfr. allegato).
Da un'attenta lettura dello stesso emergono alcune interessanti verità sulle varie fasi della liquidazione del nostro Fondo Pensioni e sugli interessi contrastanti che esistono tra le diverse categorie degli eventuali beneficiari della stessa. Gli interessi dei "pensionati ante '98", rappresentati in massima parte dall'UNP, non possono, infatti coincidere, con quelli degli "zainettati", dei pensionati 98/99, degli esodati, ecc.
La soddisfazione della categoria dei "pensionati ante '98" deve per forza escludere o ridurre la soddisfazione delle altre categorie di pretendenti: l'importo da distribuire, infatti, è un solo e in quell'importo devono essere comprese le varie richieste.
L'accordo UNP/ANPEC del 2010 aveva lo scopo di porre fine a questa continua disputa tra ex iscritti al Fondo Pensioni: con il sacrificio (neanche troppo eccessivo) di una categoria si sarebbero accontentate, seppur parzialmente, le richieste delle altre.
Con vivo stupore e rammarico apprendiamo ora che l'ANPEC ha chiesto al Giudice di accertare l'avvenuta risoluzione dell'accordo con l'UNP. Detto accordo era stato fortemente voluto dall'ANPEC che, grazie ad alcuni suoi Esponenti dell'epoca, si era adoperata con i Colleghi dell'UNP allo scopo d'individuare e mettere a punto una soluzione comune e condivisa, per superare la situazione di stallo che si era verificata dopo la presentazione, nel 2009, del primo piano di riparto.
Questa nuovo orientamento, che ci lascia a dir poco perplessi, si è manifestato in occasione dell'udienza del 7 novembre scorso presso il Tribunale del Lavoro di Milano e ribadito – a quanto ci è stato riferito - anche nel testo del ricorso per "opposizione allo stato passivo" predisposto per gli assistiti dell'ANPEC.
Perché è ora avvenuto questo cambiamento di rotta?
L'ANPEC, come tutti sappiamo, ha - fino a non molto tempo fa - difeso a spada tratta la validità dell'Accordo.
Ora ne chiede la sua risoluzione ripristinando, di fatto, la situazione di "muro contro muro" che si era già verificata nel 2009. Ciò avviene proprio nel momento in cui tale Accordo poteva diventare un valido riferimento in occasione della "proposta transattiva o conciliativa" che il Giudice delegato dovrà, ai sensi dell'art. 185 bis del Codice di Procedura Civile, formulare alle parti, all'atto della prima udienza.
Confidiamo, comunque, che quando le parti saranno chiamate a ricercare una soluzione transattiva alla vertenza del nostro Fondo Pensioni, possa ritornare il buon senso e, con serenità e concretezza, si discuta la questione nell'interesse di tutti, senza dare luogo a polemiche, insulti o ripicche di qualsiasi genere. Solo in questo modo si potrà terminare la liquidazione del Fondo Pensioni, altrimenti ci aspettano altri anni di attesa.

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Altre due notizie in breve:
UDIENZA CASSA SANITARIA/FONDO
il 18 corrente l'udienza non si è tenuta per mancanza del Giudice Gattari; è stata rinviata al il prossimo 28 gennaio.
UDIENZA PER LA REVOCA DEI LIQUIDATORI
il 19 corrente il Giudice Delegato, dopo aver sentito i Legali delle parti, si è riservato una decisione. Torneremo in argomento non appena il dispositivo verrà depositato.
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Con l'occasione, anche a nome del Direttivo, rinnovo a tutti voi ed alle vostre famiglie i miei più sinceri auguri di Buon Natale e di felice anno nuovo.
Sergio Marini
Presidente del Consiglio Direttivo
Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"

Allegato: comunicato collegio difensivo