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Comunicato n. 4 del 16 giugno 2013
Cari Soci,
facciamo seguito a quanto preannunciatovi nel nostro comunicato precedente (n. 3 del 30 maggio scorso) per segnalarvi che nell'area riservata del sito internet dell'Associazione sono state pubblicate le diverse versioni (relative alle categorie '98/99, esodati, zainettati , attivi anticipati) delle lettere raccomandate che gli interessati dovranno inviare, ai sensi dell' art. 208 della Legge Fallimentare, ai Liquidatori del Fondo Pensioni per il Personale della Banca Commerciale Italiana - entro e non oltre il prossimo 1 luglio - allo scopo di poter richiedere l'eventuale riconoscimento del proprio credito.
Tutti i nostri Soci che hanno già fatto ricorso verso il Fondo - con cause passate in giudicato presso il Tribunale di Milano, la Corte d'Appello e, per ultima, la Suprema Corte di Cassazione - avvalendosi di studi legali diversi, dovranno adoperarsi affinché il proprio legale provveda all'invio della raccomandata nei termini previsti dalla legge e ne curi il seguito.
Come potrete notare nel testo di tali lettere, in osservanza con la politica fin qui seguita dalla nostra Associazione, è stata inserita la seguente frase "In via subordinata rispetto alle quantificazioni sopra indicate, il sottoscritto dichiara sin da ora che non si opporrà, e quindi dichiara di accettare in via convenzionale, una quantificazione del proprio credito che il Fondo vorrà operare seguendo i criteri di ripartizione come concordati nell’Accordo stipulato in data 12 luglio 2010 tra UNP e ANPEC".
Ciò anche perché il Fondo sembra ritenere che, in questa prima fase, non sia risultato con chiarezza che l'eventuale applicazione dell'accordo UNP/ANPEC assicuri una via di sicura riduzione del contenzioso.
In tale lettera raccomandata – indirizzata al Fondo - gli interessati dovranno inserire l'importo presunto del credito vantato, sulla base delle motivazioni indicate nel testo della lettera stessa. Dovrà, inoltre, essere indicato - sempre sulla base di quanto richiesto dalla vigente legge - il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) al quale il Fondo inoltrerà l'eventuale corrispondenza.
Come è stato più volte evidenziato per indirizzo di PEC può essere utilizzato quello in possesso di un parente, di un amico, di un commercialista, di un legale, di un'Associazione o, con spesa limitata, provvedere direttamente alla richiesta tramite siti internet ad hoc (ad esempio aruba.it, poste.it, ecc .). Ribadiamo il fatto che, nella circostanza, non è utilizzabile l'indirizzo di posta elettronica certificata del sito www.postacertificata.gov.it , riservato esclusivamente per le comunicazione da e con gli enti pubblici.
Comunque in questa prima "fase amministrativa" il Liquidatori potranno esaminare anche le osservazioni e le istanze inviate per semplice raccomandata cartacea e non munite di indirizzo di PEC.
Tale indirizzo diventerà, comunque, indispensabile per la fase susseguente alla pubblicazione dello "Stato Passivo", in quanto, trattandosi di atti legali, i Liquidatori non potranno esimersi dal rispetto della normativa vigente. In mancanza di indirizzo di PEC qualsiasi comunicazione inerente la procedura liquidatoria sarà deposita presso la Cancelleria del Tribunale di Milano a disposizione dell'interessato.
In questa prima fase non appare necessario dare mandato ad un Legale, da parte di coloro che non hanno mai avviato alcun tipo di contenzioso col Fondo; sarà invece utile farlo dopo l'eventuali risposte dei Liquidatori – qualora non fossero soddisfacenti –o appena dopo, il deposito dello “stato passivo”; sarà cura dell'Associazione indicare in tempo utile i Legali di riferimento e le condizioni che verranno concordate.
Farlo ora potrebbe esporre al rischio di dover versare il corrispettivo del 10% di “patto lite” anche in caso di semplice accoglimento dell'istanza da parte dei Liquidatori; un po' troppo per il semplice invio di una raccomandata!
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Segnaliamo, infine, che il Fondo Pensioni Comit sta per inviare ai titolari di pensione ed agli "attivi", in servizio al 1° gennaio 2005, considerati d'ufficio creditori del Fondo stesso, una lettera raccomandata con l'indicazione presunta del proprio credito, importo che potrà subire variazioni sulla base delle istanze che perverranno al Fondo.
Solo al termine della "fase amministrativa" e con la pubblicazione dello "stato passivo" tale l'importo diventerà definitivo. Entro 15 giorni dal ricevimento della raccomandata coloro che riterranno di dover effettuare osservazioni in merito, dovranno comunicare al Fondo -a mezzo lettera raccomandata- le proprie motivazioni, precisando il proprio indirizzo di PEC, per successive notifiche.
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L'Associazione rimane ad esclusiva disposizione dei Soci per fornire chiarimenti ed assistenza sulla materia. Con l'occasione, vi invio i miei più cordiali saluti
Associazione "Amici Comit - Piazza Scala"
Il Presidente
Sergio Marini

Milano, 16 giugno 2013